Places of Memory
by 3/3, Chiara Capodici and Fiorenza Pinna
"Tommaso Fiscaletti approaches his staged photography in a manner similar to a screenwriter. He is trying to create a narrative through his images. These are stories whose job is not to resolve themselves, but to open up new worlds- places in which reality is increasingly distant.
All Over Me embraces three different stories. They each have their own strength individually but become even stronger when viewed together. The narrative thrust of the stories is initially revealed in sketches and drawings in pen. It both channels, and in a certain sense, recreates reality, and this approach creates a spontaneous confrontation with reality.
There is a common air that moves throughout the photos of Tommaso Fiscaletti. It’s in the landscapes as well as in the more explicitly constructed narratives. The common air does not contaminate the photos but leaves them open to contamination from the outside. They all possess a familiar clarity in the here and now with their own past, present and future that enters the photos and gives them an unexpectedly familiar tone."
"Tommaso’s strategy is one of subtraction. He may subtract an element, and he subtracts what is “seen” by the subjects in his photos. Their point of view is elusive, and constantly on the verge of vanishing. He prefers not to show the absolute nature of his subject, but may instead show a different aspect of that nature, such as a tree silhouetted against a building, rather than against the sky as in a more conventional context. This work of subtraction is the natural consequence of a restless spirit, and at the same time, it reflects his search for answers to the questions that images evoke."
3/3, Capodici C. and Pinna F. 2011, All Over Me - Tommaso Fiscaletti, Maelstrom. Milan
Luoghi della Memoria
di 3/3, Chiara Capodici e Fiorenza Pinna
"La progettualità iniziale di uno sceneggiatore è la cosa che più avvicina Tommaso Fiscaletti alla staged photography: la costruzione narrativa attraverso immagini, storie che non si risolvono in una trama ma si aprono su mondi, spazi in cui si incontrano realtà apparentemente lontane, imparentate solo da un’atmosfera che sembra respirare un’aria comune.
All over me abbraccia la storia di tre progetti con una costruzione preliminare molto forte. Tanto forte quanto in fondo relativa. La spinta della messa in scena, questa progettualità iniziale che trova a volte una fantasiosa espressione anche in schizzi a penna e disegni, incanala e in un certo senso ricrea la realtà ma è insieme l’approccio che in maniera paradossalmente più spontanea permette di trovarsi di fronte a questa realtà.
L’aria comune che sembra si possa respirare nei ritratti di Tommaso Fiscaletti, come nei suoi paesaggi e nelle sue narrazioni visive più esplicitamente costruite, è quel sottile lasciarsi contaminare – e lasciare che le foto vengano contaminate- da una dimensione di contingenza, di un qui e ora che si confonde con una chiara familiarità: la presenza di un passato, presente e futuro personali che entrano nelle foto e danno un tono familiare anche lì dove non ci si aspetterebbe."
"La strategia di Tommaso è lavorare sempre per sottrazione, sottrazione di un elemento, sottrazione del punto “visto” dai propri soggetti ritratti e del suo punto di vista sempre sul punto di dileguarsi, quasi sfuggente se non di fronte allo spettacolo assoluto della natura, di fronte allo stagliarsi notturno di un albero contro un palazzo piuttosto che sullo sfondo di un cielo, sottrazione del contesto abituale.
Questo lavoro di sottrazione sembra la naturale conseguenza di uno spirito discreto e inquieto allo stesso tempo, alla ricerca di risposte le cui domande le immagini evocano."
3/3, Capodici C. e Pinna F, 2011. All Over Me - Tommaso Fiscaletti, Maelstrom. Milano